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DONA ORA PER L’EMERGENZA IN SOMALIA
Le condizioni della popolazione somala, provata da 20 anni di conflitto armato e violenze, sono aggravate dalla prolungata siccità che ha causato la perdita dei raccolti e dei capi di bestiame e l’aumento del prezzo dei cereali.
Migliaia di persone fuggono ogni settimana dalla Somalia verso i campi rifugiati presenti in Kenya ed Etiopia, dove MSF ha attivi numerosi progetti di assistenza medica.
Dall’inizio di questa grave crisi nutrizionale, Medici Senza Frontiere:
- ha trattato più di 37.000 bambini malnutriti in Somalia, Kenya ed Etiopia;
- per ridurre il rischio di epidemie, in Somalia ha vaccinato più di 11.000 bambini contro il morbillo;
- continua a distribuire acqua potabile e generi di prima necessità come sapone e teli di plastica per allestire ripari.
MSF continua a intensificare le proprie attività in molte aree della Somalia dove la popolazione non ha accesso alle cure mediche, al cibo e all’acqua potabile.
MSF non accetta finanziamenti da governi per i suoi progetti in Somalia: i fondi provengono esclusivamente da donatori privati.
La situazione è molto preoccupante. Fai una donazione oggi stesso e aiutaci a continuare le nostre attività mediche in Somalia.
- Con 12 euro possiamo acquistare 195 bustine di cibo terapeutico pronto all’uso
- Con 20 euro possiamo diagnosticare e curare 250 pazienti affetti da malaria
- Con 50 euro possiamo assicurare un trattamento completo a base di alimenti terapeutici pronti all’uso per un bambino malnutrito
- Con 100 euro possiamo vaccinare 75 bambini contro il morbillo e la meningite
Tutte le donazioni fatte a Medici Senza Frontiere sono detraibili/deducibili:
per maggiori informazioni >>
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NB: i campi marcati con l'asterisco (*) sono indispensabili per effettuare la transazione on line e inviarti l'attestazione della donazione.
mercoledì 19 ottobre 2011
Patty Pravo, la ragazza del Piper, la signora della musica
Avete mai rubato dall’armadio di vostra madre un vestito per andare a ballare? Se sì, molto probabilmente non era un Emilio Pucci. E il locale non era di certo il mitico Piper. A meno che voi non siate Patty Pravo in persona. Nicoletta – si chiamava ancora così – balla, balla ed è impossibile non notarla. Ed è quello che fanno Gianni Boncompagni, Renzo Arbore e Luigi Tenco. Due mesi dopo il suo “esordio” al Piper, Patty Pravo inizia a cantare e incide Ragazzo Triste. Un mito, un’icona di stile e di classe da sempre. Dagli inizi, con eyeliner, pelliccia e cotonatura fino alle recenti apparizioni sanremesi, nelle quali il look è sempre parte integrante della sua esibizione. Il nostro primo lookalike della nuova stagione è per Patty. “La Bambola” vende 9 milioni di dischi, Patty viaggia in tutto il mondo, sia per i suoi concerti sia per esplorare nuove realtà. La Cina, in particolare, la colpisce a tal punto da farle incidere il disco Ideogrammi. Cambia nel tempo il suo stile musicale così come i suoi look, da ragazza beat a diva sofisticata. A noi, però, i suoi look Seventies piacciono da morire. Negli anni ’80 Patty Pravo sperimenta ancora, in un clima artistico che difficilmente tornerà nel panorama della musica italiana. Renato Zero, Rettore, Loredana Bertè osano con il sound e con i look. L’ultimo look da imitare è del 2009: sul palco dell’Ariston osa più lei che le giovani intimorite dal palco. E gioca con un look quasi da rocker, con effetti decisamente nude.
martedì 18 ottobre 2011
lunedì 17 ottobre 2011
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